Tour de France 2019, Top/Flop del giorno
La nostra rubrica che, tra il serio ed il faceto, traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Tour de France 2019.
TOP
Julian Alaphilippe: L’idolo del pubblico di casa aveva cerchiato questa tappa come inizio del proprio Tour de France e così è stato. Con uno scatto secco a 15 chilometri dal traguardo, quando di fatto nessuno se lo aspettava, ha sbaragliato la concorrenza con una cavalcata trionfale oltre ogni aspettativa. Resiste per lunghissimi chilometri all’inseguimento del gruppo senza dare mai segni di cedimento, dimostrando di avere ancora una volta una gamba invidiabile. Ora, non sarà facile togliergli la maglia gialla dalle spalle.
Michael Matthews: A Bruxelles non era andato oltre il sesto posto, dando l’impressione di non essere ancora al meglio della condizione. Oggi invece ha dimostrato di avere un buon fondo e uno spunto veloce competitivo. Purtroppo non ha potuto sprintare per il successo, ma questo risultato è un buon punto di partenza per poter andare a caccia di una tappa, partendo già dalla giornata di domani.
Tim Wellens: Centra la fuga in una tappa che, effettivamente, avrebbe potuto anche sorridere agli attaccanti. Purtroppo non trova un gruppo di fuggitivi sufficientemente coeso e di spessore per poter pensare di arrivare fino al traguardo e quindi, quando le cose hanno cominciato a mettersi male, ci prova in solitaria con grande caparbietà. Purtroppo non è la giornata giusta, ma sicuramente ci proverà.
FLOP
Peter Sagan: Ci eravamo abituati a vedere l’ex Campione del Mondo fare la parte del leone anche in arrivi complicati come questo. Evidentemente, anche lui è rimasto sorpreso dall’audacia di Alaphilippe, ma anche in volata non è apparso come la miglior versione di se stesso, anche se sappiamo essere un corridore che non si danna per un piazzamento. Vedremo se già domani sarà in grado di riscattarsi da queste prime prestazioni allo sprint che lo hanno visto non troppo brillante.
Ilnur Zakarin: Giornataccia per il russo che di fatto esce di classifica giungendo al traguardo, scortato da Nils Politt, a 3’51” dal vincitore. A questo punto è difficile poter capire quale sarà il suo Tour da oggi in avanti, anche se era plausibile un inizio col freno a mano tirato dopo le fatiche del Giro d’Italia che lo ha visto impegnato a fondo per tutte e tre le settimane, condite dal successo di tappa al Ceresole Reale. Col passare dei giorni probabilmente recupererà forma, tornando competitivo per le grandi montagne.
Rohan Dennis: L’australiano poteva essere l’uomo di punta della Bahrain-Merida per la classifica generale, in alternativa a Vincenzo Nibali, ma alle prime difficoltà si è sciolto come neve al sole. Il cronometro ad Epernay ha segnato 8’35” di ritardo da Alaphilippe, i quali non lasciano spazio a dubbi riguardo alla sua condotta di gara. Uscito in ottima forma del Giro di Svizzera, aveva premesso che preferiva puntare a qualche tappa. Evidentemente ha in mente qualcosa a breve termine, staremo a vedere.
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